giovedì 8 maggio 2014

Chiudiamo la Rai e sosteniamo Alitalia

Mi dissocio dal coro. Per me Alitalia va sostenuta dallo Stato e - mentre sono sicuro che abbia bisogno di partner - non credo che svendere la compagnia di bandiera a Ethiad sia necessariamente la scelta migliore.

Mi spiego in breve: Ethiad è la compagnia di bandiera di un emirato, Abu Dhabi, dove la benzina (alla pompa!!) costa 35 centesimi di euro al litro, meno dell'acqua minerale. L'Irpef è pari zero (quindi i professionisti costano meno), e il costo della manodopera, cioè di una massa di immigrati che vivono in stato di semi-schiavitù, è altrettanto vicino allo zero.

Come può una compagnia italiana, che paga la benzina a un prezzo normale, e il personale abbastanza per sopravvivere nell'emisfero occidentale, competere con i costi di Ethiad? Non può, a meno che lo stato non la protegga.

Costa proteggere e sostenere la propria compagnia di bandiera? Si. Serve avere una compagnia di bandiera? Secondo me si. Spendiamo oltre un miliardo e mezzo l'anno di soldi pubblici (attraverso il canone) per sostenere la Rai, un baraccone inutile che produce programmi abominevoli - come Sanremo - e telegiornali che sono un insulto alla libera informazione. Io preferirei pagare la stessa tassa per avere voli diretti da Roma verso il mondo, e aerei sicuri, guidati da piloti pagati il giusto.

Quindi se comandassi io, privatizzerei subito la Rai, e spenderei quei soldi per dare sostegno statale - e lunga vita - ad Alitalia.

Ma non comando io, e anzi credo di essere in netta minoranza..

mercoledì 7 maggio 2014

Classica Plus Alitalia: vale la pena?


Vale la pena spendere soldi (o miglia) in più per avere un posto in Classica Plus (la premium economy di Alitalia)? La risposta per me è siMa è una risposta molto soggettiva e dipende da tanti fattori. Vi racconto la mia esperienza. 

Parto da lontano. Sono alto più di 1.90, e oggettivamente in economy sto scomodissimo, perché non ho spazio per le gambe. Da giovane, pur di viaggiare, affrontavo voli anche lunghissimi senza battere ciglio. Col passare degli anni la mia tolleranza alla scomodità dell'economy è progressivamente diminuita. In primo luogo perché la economy class di quando ero giovane (anni 80’-’90) non è quella di adesso: il numero di posti che le linee aeree comprimono negli stessi aerei è diventato molto più alto, i sedili molto più stretti e i servizi di bordo - come il cibo - molto più scadenti. In secondo luogo, perché 10 ore con le ginocchia piegate a 20 anni sono un conto, a 40 sono ben altro. Infine, col passare degli anni, mi si è ormai radicata una mentalità da lavoro-guadagno-pago-pretendo, cioè lavoro come un matto tutto l’anno, quando vado in vacanza voglio stare comodo! Morale: per i viaggi brevi (entro le tre ore) va bene anche la economy. Oltre, per favore, datemi un posto in business e una tovaglietta riscaldata per pulirmi le mani quando mi accomodo in poltrona.. 

Questo è il principio. In pratica però, non è posso ogni volta spendere più di 1.500 euro per un volo (anzi 3.000 perché viaggio con la mia dolce metà). Quindi è con profonda tristezza e inquietudine che per una recente vacanzetta di qualche giorno ad Abu Dhabi, ho preso due posti A/R sul diretto FCO-AUH in economy (Classica). I biglietti li ho presi con le miglia: 125 euro di tasse + 60.000 miglia a persona, un furto, ma era una prenotazione abbastanza last minute. Inutile dire che i biglietti premio in business non erano disponibili, malgrado la business fosse libera per oltre il 50% dei posti sia all’andata, sia al ritorno (ma di questo vi ho già scritto in passato). 
(Nota a margine: prima di partire Alitalia mi ha mandato una mail invitandomi a fare il check in online, ma il check in sui voli per Abu Dhabi si può fare solo in aeroporto. Un coordinamento perfetto).
Al check in a Fiumicino (banco Sky Priority, essendo io tesseratissimo) ho trovato un impiegato di Alitalia molto gentile, cosa rara. Sono riuscito a prendere due posti extra confort sull’A330 (in prossimità all’uscita d’emergenza, quindi senza altri sedili davanti). Il mio era gratis (sempre perché sono tesseratissimo), quello della mia compagna l’ho pagato 60 euro. Poi, rassegnato comunque alla scomodità per 6 ore overnight, alla modica cifra di 19 euro mi sono anche comprato uno di quei cuscini da collo. Morale: non ho dormito, ma il viaggio è stato comunque tollerabile. 

Al ritorno (volo delle 8.30 Abu Dhabi-Roma) ci presentiamo per tempo al check in. Lì c’è un signore italiano, un po’ sovrappeso, che armeggia con vari fogli tra impiegati (stranieri) con lo sguardo perso e passeggeri spaesati: l’economica è in overbooking. Offre albergo e rimborso spese ad alcuni, ne sistema altri nelle classi superiori. Metto gli occhi su un foglio poggiato davanti all’addetto del banco sky priority, su cui sono stampati due elenchi di nominativi con numero di biglietto e altri dati. Sul primo elenco c’è scritto: “upgrade to magnifica if necessary”, e presumo siano i frequent flyer di livello “freccia alata plus". Sul secondo, solo: "upgrade if necessary”. Io - essendo freccia alata semplice - sono nel secondo elenco: ci hanno “upgradato” alla classica plus. Alè. 

A bordo dell’aereo, secondo giro di trattative, con più persone erroneamente assegnate allo stesso posto, e coppie separate in classi di viaggio diverse. Dopo un po’ di trambusto, alcuni conquistano l’agognata business, e tutti si sistemano. Arrivo al dunque: la classica plus. 

Pro: il più importante è che lo spazio per le gambe e la reclinabilità del sedile sono molto più ampi dell’economy classica. Il sedile non è ovviamente come quello della business, ma comunque garantisce un certo comfort. Ricorda un po’ la prima dell’eurostar, per capirci. Su ciascuna fila ci sono sette sedili (2-3-2), contro gli otto (2-4-2) dell’economica. E lo spazio aggiuntivo è redistribuito tra tutti. Su un volo lungo, rispetto a viaggiare in economy, c'è davvero una bella differenza. Altri piccole cose: all’imbarco vengono distribuiti i giornali, una bibita di benvenuto, la trousse completa, e la salvietta “tipo business” per rinfrescarsi. Il sistema di fight entertainment ha lo schermo più grande di quello dell’economy. I passeggeri della classica plus, infine, usano i bagni della business, meno “popolati” di quelli dell’economica e quindi meno drammatici da frequentare. 

Contro: con mio grande rammarico ho scoperto che il cibo servito in classica premium è uguale a quello dell’economy, cioè immangiabile. Inoltre, per chi - come me - non dorme facilmente se non nel proprio letto, è comunque impossibile prendere sonno. Il più grosso punto negativo, però è il costo: la classica plus è di solito venduta a un prezzo a mio modo di vedere eccessivamente alto rispetto all’economy normale e troppo vicino al prezzo della business (magnifica). Se ti puoi permettere la classica plus, è probabile che ti possa permettere anche la magnifica. E onestamente non c’è paragone. 

Morale: sono molto contento di aver trascorso sei ore in classica plus anziché in economy. Esserci finito a scrocco grazie all'upgrade, con un biglietto preso in economica e pagato con le miglia, ha raddoppiato la soddisfazione e il gusto con cui ogni tanto mi giravo ad osservare la plebe ammassata alle mie spalle. Se mi dovesse capitare in futuro di poter prendere la plus a un prezzo decente, la prenderei di corsa. 

venerdì 25 aprile 2014

Cinque segnali di quanto Alitalia sia alla canna del gas



Mentre continua il tira e molla con gli sceicchi di Ethiad (i quali giustamente chiedono di poter comprare una società che abbia almeno una vaga possibilità di essere profittevole, non un carrozzone carico di raccomandati e nullafacenti), emergono qua e la vistose crepe nel servizio, tutte riconducibili a tentativi più o meno maldestri di tagliare i costi o generare ricavi aggiuntivi. Ne ho notati alcuni nelle ultime settimane:

1) Sul Roma-Milano "non imbarcano più i giornali", come mi spiegava sconsolata una hostess l'altra mattina. Di solito nei voli mattutini era disponinile una selezione di quotidiani gratuiti. Tagliata.

2) Il già misero carrello delle bevande ha perso un'altra bibita: Il Bellini è stato tagliato. Ci mancherà.

3) Se provate a passare per il fast track di Madrid Barjas con un biglietto Alitalia e la vostra tessera Freccia Alata Millemiglia (o equivalente Skyteam) sarete bloccati e spediti alla fila dei comuni mortali. Anche se in teoria lo status Freccia Alata darebbe diritto a usufruire dei servizi Sky Priority, tra cui - appunto - il Fast Track. Motivo? L'Alitalia non paga da un anno la sua quota dei costi. La società che opera l'aeroporto si è stufata, è ha dato ordine di togliere il diritto al Fast Track a tutti i clienti Alitalia.

4) Il personale di bordo ha ricevuto di recente ordini tassativi di non permettere ai passeggeri in economy di cambiare posto sedendosi nelle file extra confort (le file in prossimità delle uscite di sicurezza, più larghe delle altre) qualora al termine dell'imbarco fossero rimasti liberi dei posti. O paghi 25 euro al momento del check in (salvo membri Freccia Alata) oppure non ti ci puoi sedere.

5) Ieri sera sul Roma Madrid il già misero IFE (in flight entertainment), cioè il monitor per vedere film e programmi, è rimasto spento. Due ore di volo a fissare lo schienale del sedile davanti. Altro risparmio?


sabato 5 aprile 2014

Sei cose che i piloti non dicono



Perché si abbassano le luci prima di atterrare?
E’ procedura standard per gli atterraggi notturni. In questo modo gli occhi dei passeggeri si abituano all’oscurità. In caso di incidente nella fase di atterraggio e conseguente necessità di evacuare l’aereo al buio, infatti, i passeggerei saranno più reattivi e veloci nel trovare le uscite di sicurezza. 

Perché prima dell’atterraggio viene richiesto di alzare gli oscuranti dei finestrini?
Così, in caso di incidente, gli assistenti di volo possono vedere subito se ci sono parti estrene in fiamme.E i soccorritori possono valutare subito dall’esterno la situazione a bordo.
Perché c’è ancora un portacenere in tutte le toilette degli aerei pur essendo vietato fumare su tutti i voli ormai dal 2000? 
Perché nel 1973 su un volo Rio De Janeiro - Parigi si è sviluppato un incendio per colpa di una sigaretta buttata nel contenitore dei rifiuti di una toilette. Ne è risultato un disastro, malgrado il comandante sia riuscito a effettuare un atterraggio di fortuna in Francia: 123 morti (in gran parte intossicati dal fumo) e solo 11 sopravvissuti (di cui 10 membri dell’equipaggio). Gran parte delle vittime è morta soffocata dal fumo prima dell’atterraggio. Da allora, divieto o non divieto, la FAA (l’ente aviazione civile statunitense) ha imposto l'obbligo di installare posacenere in tutte le toilette. Il comandante di quel volo è poi scomparso nel Pacifico nel 1979 con l’aereo cargo che stava pilotando. 
  
Perché è meglio non bere te o caffè a bordo? 
Perché sono fatti con acqua conservata a bordo in serbatoi molto difficili da pulire e disinfettare. E in ogni caso non tutte le linee aeree provvedono con la dovuta frequenza. Il risultato è che l’acqua è molto spesso infestata di batteri. Un’indagine del 2012 dell’ente per la protezione ambientale statunitense ha trovato colibatteri nell’acqua del 12% degli aerei ispezionati. 

Le linee aeree sono scaramantiche?
No. Ma lo sono molti passeggeri. Per questo, e per evitare problemi, la maggior parte delle linee aeree (Alitalia inclusa) configura i veivoli senza la fila 17 e senza la fila 13 (comunemente considerato un numero iellato in USA).


L’aria più fresca? Nei posti davanti.
Il ricircolo dell'aria negli aerei procede dal davanti verso la coda. Quindi chi sta davanti, di solito, respira aria più fresca e pulita. 

Dieci cose da sapere sul Roma-Milano Alitalia


Dopo più di 100 voli in due anni sulla tratta Roma-Milano, e dopo una maniacale ricerca di tutto ciò che può aiutare a minimizzare i tempi di percorrenza casa/Roma-ufficio/Milano, ho imparato un po' di cose che vale la pena condividere. Renderanno il vostro viaggio più veloce e confortevole. 
  
1) Pianificare conviene
La prima è un po' ovvia: se prenoti il tuo volo il giorno prima, il costo del biglietto schizza a cifre improponibili. Se prenoti più di tre giorni prima, trovi prezzi ottimi, tipo 88 euro a tratta.

2) Per andare e tornare da FCO meglio il noleggio con conducente
Una corsa in un taxi vecchio, scassato e puzzolente da Roma a Fiumicino parte da 48 Euro. Una corsa in Ncc costa meno. L'autista ti viene a prendere sotto casa, e ti aspetta con una Mercedes nuova e pulita, e di solito è gentile e cordiale.

Dieci ragioni per cui il Club Freccia Alata è un pacco


Avete faticosamente accumulato centinaia di migliaia di miglia Alitalia, facendo spendere migliaia di euro alla vostra azienda, attivando dozzine di programmi fedeltà, scegliendo alberghi, carte di credito, distributori di carburante e negozi di elettrodomestici con l'unico obiettivo di intascare miglia, e ora volete godervi il vostro meritato volo in business a scrocco? Forse non sapete che..

1) Biglietti premio in Business? Paga
Sulla stragrande maggioranza dei propri voli Alitalia rende disponibile un solo posto in business per i biglietti premio. Quindi, se per caso pensavate di fare un bel viaggio negli Stati Uniti con un biglietto premio, dovrete andarci da soli o sganciare 2000-2500 euro per volare con qualcuno (moglie, fidanzata, amico, etc..). Siccome è improbabile che uno voglia andare in vacanza da soli, ed è improbabile che vengano usati biglietti premio per altro che non sia andare in vacanza, ecco lì che Alitalia ha trovato il modo di guadagnarci. Vuoi un biglietto premio per due in business? Non c'è.